Decreto Efficienza energetica, pubblicato in Gazzetta il testo defintivo: obblighi e incentivi per le aziende.
28/07/2014 |
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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Efficienza Energetica, che detta misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica e definisce gli obblighi per le imprese.
I contenuti del decreto
Imprese
Il Decreto Efficienza Energetica, in vigore dal 19 luglio 2014, obbliga le grandi imprese e le aziende a forte consumo di energia (c.d. energivore) ad eseguire diagnosi energetiche mirate a definire interventi di riduzione dei consumi energetici entro il 05 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni.
Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001 o EMAS a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico realizzato in conformità a quanto previsto dal decreto.
Le imprese a forte consumo di energia sono obbligate a dare progressiva attuazione degli interventi individuati dalla diagnosi o, in alternativa, ad adottare sistemi di gestione ISO 50001.
Per le piccole e medie imprese non sono previsti specifici obblighi, ma sono stati stanziati 105 milioni di euro per implementare misure di efficienza energetica.
Riqualificazione energetica degli edifici
L’ENEA predisporrà ogni 3 anni una proposta per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali e commerciali, sia pubblici che privati, anche per aumentare il numero di Edifici a Energia Quasi Zero di cui al Dlgs 192/2005.
A partire da quest’anno, e fino al 2020, si dovrà procedere alla riqualificazione energetica di almeno il 3% della superficie coperta utile climatizzata degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione centrale. L’obbligo vale per gli edifici superiori a 500 mq, soglia che dal 9 luglio 2015 scenderà a 250 mq.
Sono esclusi gli immobili vincolati, se gli interventi modificano “in maniera inaccettabile il loro carattere o aspetto”, gli immobili destinati alla difesa, i luoghi di culto. Al raggiungimento dell’obiettivo annuo di riqualificazione energetica devono collaborare gli occupanti degli edifici, con misure organizzative e comportamentali di consumo energetico.
Gli interventi devono basarsi su una diagnosi energetica o seguire quanto indicato nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Le pubbliche amministrazioni centrali devono favorire il ricorso al finanziamento tramite terzi, ai contratti di rendimento energetico o affidarsi ad una o più ESCO.
Alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici sono destinati 30 milioni di euro per il 2014 e 2015, a cui possono aggiungersi altri 25 milioni fino al 2020, altri 50 milioni provenienti dalle aste delle quote di emissione di CO2 e altri fondi ministeriali, per un totale di 355 milioni di euro nel periodo 2014-2020. A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta.
Le pubbliche amministrazioni centrali, in fase di acquisto o di nuova locazione di immobili, negli appalti per l’acquisto di prodotti e servizi e nei contratti di leasing, devono rispettare i requisiti minimi di efficienza energetica di cui all’Allegato 1 al decreto.
Installazione impianti tecnologici e fonti rinnovabili
Entro 180 giorni dall’ entrata in vigore del Dlgs, arriveranno le linee guida ministeriali per semplificare e armonizzare le procedure autorizzative per l’installazione in ambito residenziale e terziario di impianti o dispositivi tecnologici per l’efficienza energetica e per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Fondo nazionale per l’efficienza energetica
E’ istituito il Fondo nazionale per l’efficienza energetica, diviso in due sezioni: uno per la concessione di garanzie, l’altro per l’erogazione di finanziamenti per interventi di efficienza energetica realizzati anche attraverso le ESCO e attraverso forme di partenariato pubblico-privato, società di progetto e/o di scopo appositamente costituite. Il Fondo sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.
Il Fondo finanzierà: la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione; la realizzazione di reti per il teleriscaldamento e/o per il telereffrescamento; l'efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l'illuminazione pubblica; la riqualificazione energetica di interi edifici, compresi gli edifici di edilizia popolare; la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali.
Bonus volumetrici
Nel Decreto definitivo compaiono i bonus volumetrici per gli edifici energeticamente efficienti. Si prevede, infatti, che negli immobili di nuova costruzione, che raggiungano una riduzione minima del 20% dell’indice di prestazione energetica, lo spessore di murature e solai, eccedente i 30 centimetri, fino ad un massimo di ulteriori 30 centimetri per tutte le strutture che racchiudono il volume riscaldato, e fino ad un massimo di 15 per quelli orizzontali intermedi, non sono considerati nei computi per la determinazione dei volumi, delle altezze, delle superfici e nei rapporti di copertura. I bonus volumetrici valgono come deroga alle distanze minime e si applicano, in misura differente, agli edifici esistenti sottoposti ad interventi di riqualificazione energetica.
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Nuovi fondi a supporto dell’ Efficienza energetica.
23/07/2014 |
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Dal Fondo per Kyoto 330 milioni per l’edilizia scolastica, 800 milioni per favorire ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche ed è stato inoltre istituito un Fondo nell’ambito del Decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, alimentato con circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.
L'efficienza energetica è un obiettivo prioritario dell'Unione Europea per dare un contributo decisivo alla competitività, alla sicurezza degli approvvigionamenti e al rispetto degli impegni assunti nel quadro del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. Le possibilità di riduzione esistenti sono notevoli, in particolare nei settori ad elevato consumo di energia, quali il settore dell'edilizia, delle industrie manifatturiere, della conversione dell'energia e dei trasporti. Alla fine del 2006 l'UE si è impegnata a ridurre del 20% il consumo annuo di energia primaria entro il 2020 e per raggiungere questo obiettivo, è richiesto ai paesi membri di varare norme chiare ed incentivi per ridurre gli sprechi ed aumentare l'efficienza a partire dagli edifici pubblici. A tale proposito il Governo italiano ha recentemente varato una serie di misure per potenziare gli strumenti della Strategia Energetica Nazionale (SEN) e centrare quindi l' obiettivo fissato in sede UE di riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020.
Nel Decreto sulla Pubblica Amministrazione, sono state inserite specifiche norme a sostegno di interventi di riqualificazione energetica nell'edilizia scolastica, che saranno coperti da finanziamenti a tasso agevolato per un importo complessivo fino a 350 milioni di euro. La prima fase del programma di edilizia scolastica consta di 21.000 interventi di riqualificazione e manutenzione per i quali sono previsti finanziamenti ad un tasso di interesse dello 0,25%, con l'obbligo di ottenere risultati concreti nel miglioramento del parametro di efficienza energetica dell'immobile di almeno due classi in tre anni. Qualora l' obiettivo non venga raggiunto e certificato il finanziamento sarà però revocato. Un'ulteriore norma inserita nel decreto affida, inoltre, più poteri alle PA per utilizzare in tempo utile i fondi previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2007-2013 per l'efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha poi varato il Decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE , che stanzia complessivamente 800 milioni a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica per conseguire una maggiore efficienza nel settore pubblico, nella produzione industriale e nei consumi domestici.
Nel dettaglio, già da quest'anno sarà avviato il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della PA centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni nel periodo 2014-2020. A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica per ripagare gli investimenti con i risparmi sulla bolletta. É stato, inoltre, rafforzato l'obbligo di acquisto di prodotti e servizi ad alta efficienza energetica, nell'ambito delle forniture della PA centrale. Per le piccole e medie imprese sono stati stanziati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l'attenzione sui vantaggi competitivi dell'efficienza, mentre le grandi aziende e le imprese ad alta intensità energetica, dal 5 dicembre 2015, saranno tenute a eseguire diagnosi energetiche periodiche, per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. Per incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica individuati tramite le diagnosi periodiche è stato previsto di rafforzare il meccanismo dei certificati bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE).
I TTE sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di riqualificazione. Le imprese che intendano realizzare nuovi impianti di produzione di energia elettrica o di energia termica, con potenza superiore a 20 MW termici o nuove reti di teleriscaldamento, dovranno effettuare un'analisi costi-benefici, e sarà contestualmente avviata un'analisi sul territorio nazionale per identificare le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi. Il provvedimento varato dal Governo, istituisce inoltre il "Fondo nazionale per l'efficienza energetica", presentato come un importante strumento finanziario volto a favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell'industria e dei servizi. Il Fondo agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti e sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l'anno, nel periodo 2014-2020; una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento.
Sono state infine introdotte anche importanti norme per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini e studenti; sarà l'ENEA ad elaborare un programma specifico, con la collaborazione delle associazioni di categoria, delle associazioni dei consumatori e delle Regioni, che disporrà di una somma fino ad un milione di euro all'anno. "Si tratta di un pacchetto -ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi- che insieme alle altre misure approvate finora, consente di affrontare le importanti sfide dirette a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e alla riduzione dei costi energetici" con l'auspicio che "possano presto diventare tangibili i benefici a favore dei consumatori, delle imprese e dell'ambiente".
fonte: alternativasostenbile.it
Approvato il decreto sulla direttiva efficienza energetica 27/12/UE
02/07/2014 |
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Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Accolte diverse modifiche proposte da Regioni e Parlamento su teleriscaldamento e tariffe elettriche.
Approvato ieri in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Il provvedimento, del quale non si conosce ancora la versione finale, dovrebbe aver recepito molte delle osservazioni arrivate da Parlamento e Regioni e sarà presto pubblicato in Gazzetta.
La risorse finanziarie complessive per l'attuazione delle misure ammontano complessivamente a oltre 800 milioni di euro. Nel dettaglio, a partire da quest'anno sarà avviato il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della PA centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni nel periodo 2014-2020.
A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta. Nell'ambito delle forniture di prodotti e servizi della PA centrale è stato, inoltre, rafforzato il vincolo di acquisto di prodotti e servizi ad alta efficienza energetica.
Le grandi aziende e le imprese ad alta intensità energetica, dal 5 dicembre 2015, saranno tenute a eseguire diagnosi energetiche periodiche, utili per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. Per le piccole e medie imprese sono stati stanziati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l'attenzione sui vantaggi competitivi dell'efficienza.
Per incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica che scaturiranno dalle diagnosi è stato previsto di rafforzare il meccanismo dei certificati bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica-TEE.
Le imprese che intendano realizzare nuovi impianti di produzione di energia elettrica o di energia termica, con potenza superiore a 20 MW termici, nonché nuove reti di teleriscaldamento, dovranno effettuare un'analisi costi-benefici, mentre sarà contestualmente avviata un'analisi sul territorio nazionale per identificare le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi.
Sono state introdotte norme per rafforzare, anche nella regolazione dei servizi energetici e delle attività di trasmissione e distribuzione dell'energia, la spinta verso l'efficienza energetica e verso l'eliminazione di eventuali ostacoli all'incremento dell'efficienza delle reti, al sostegno della diffusione efficiente delle fonti rinnovabili, alla generazione distribuita e alla cogenerazione ad alto rendimento, promuovendo in maniera più incisiva la partecipazione della domanda ai mercati dell'energia.
Grande attenzione è rivolta all'incremento delle professionalità e della qualità dei servizi energetici. Il provvedimento potenzia, infatti, la disponibilità di regimi di qualificazione e certificazione per i fornitori di servizi, rendendoli obbligatori, in alcuni casi, per l'accesso agli incentivi.
Il provvedimento istituisce, inoltre, il "Fondo nazionale per l'efficienza energetica", un importante strumento finanziario volto a favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell'industria e dei servizi. Una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il Fondo che agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l'anno, nel periodo 2014-2020.
Rilevanti anche le misure a beneficio dei consumatori finali di energia. Sono infatti previste disposizioni che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici nei cittadini attraverso la promozione dei sistemi di misura individuali e una fatturazione più precisa e fondata sul consumo reale.
Inoltre, conformemente al criterio di delega assegnato al Governo con legge europea del 2013, è demandato all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico l'incarico di superare la struttura progressiva delle tariffe rispetto ai consumi, tenendo conto dell'esigenza di tutelare i consumatori economicamente svantaggiati.
elysia è a disposizone per infomazioni e supporto su quanto previsto dalla Direttiva 27/12/UE.